5 Marzo 2016 / Et l'Europe alors / Macao



ET LEUROPE ALORS
Sabato 5 Marzo dalle h19 a MACAO - Milano
http://www.macaomilano.org/appuntamenti/et-leurope-alors
La serata del 5 marzo a MACAO con focus sulle frontiere europee e migrazioni, si articola in una sequenza deventi - incontro, proiezione fotografica, installazioni, performance-concerto, Dj set ed è dedicata a un momento di ascolto e di condivisione delle esperienze di attivisti, volontari, artisti, giornalisti indipendenti che sono state presenti ai confini e nei luoghi di sbarco negli ultimi mesi cercando un contatto in prima persona con il contesto, partecipando a esperienze di solidarietà e daccoglienza dal basso e elaborando riflessioni e progettualità a partire dal rapporto diretto.
dalle h19.00
Francesco Giusti – SLIDE SHOW / proiezione del progetto fotografico (in progress) The Rescue.

TESTI-INSTALLAZIONI di Flore Murard Yovanovitch - La negazione del soggetto migrante / The Denial e di Antoine Cassar (Malta) - Passport Project

h 19 – 21 INCONTRO - Report e riflessioni su confini europei e migrazioni - con interventi di attivisti e artisti presenti alle frontiere e “hotspot” della rotta balcanica: Davide Carnemolla – attivista del network Welcome to Europe e SOS Diritti (Venezia) - presentazione della guida per migranti "Welcome to Italy" e racconto esperienze lungo la rotta balcanica, Antoine Cassar - poeta (Malta), Christian Elia – giornalista freelance, Francesco Giusti - fotografo documentarista indipendente, Sara Monaci e Samanta Di Fazio - Melting Pot Europa, Andrej Pavlišić – attivista di Metelkova (Ljubljana) – report da Open Borders Caravan e da No Border Kitchen - Lesvos. &...

h21.30 PERFORMANCE-CONCERTO Il rimmel dell'Europa cola sui baveri – di/con Nhandan Chirco, Giuseppe Calabrò, Igor Lečić, Branko Popovic, Marco Sanchirico, Salvo Sanchirico. Con filmati di ZaLab / S. Liberti, A. Segre, S. Collizzolli, M. Calore e di T. Formica Falchi e F. Ballarini. Con la collaborazione di Luca Berardi – Fucina Monteleone. http://europealors.blogspot.it/p/il-rimmel-delleuropa-cola-sui-baveri.html 

dalle 23.30 DJ SET by MEDMAN – dalla Serbia Leke

I confini dEuropa - circondati dal mare o dal filo spinato, da sempre nuovi muri e da una militarizzazione esasperata - sono diventati lo spazio emblematico della contraddizione tra identità Europea democratica - fondata, almeno formalmente, sui concetti di libertà, uguaglianza e fratellanza - e le politiche di esclusione e violazione dei diritti umani più elementari attuate dagli stati nazionali e da istituzioni e agenzie europee quali Frontex. Quello che sta succedendo alle frontiere e la risposta delle istituzioni (sovra)nazionali europee chiamano a una presa di coscienza storica e politica rispetto alle cause e al ruolo che alcuni stati membri e la NATO stanno giocando, con le reciproche politiche economiche post-coloniali, nei conflitti dei paesi intenzionalmente impoveriti, destabilizzati e devastati, che i migranti sono costretti a lasciare.
Sulle frontiere dEuropa di fatto parzialmente aperte, nonostante tutto, dalla determinazione e alla resistenza dei migranti - nellultimo anno si sono incontrati attivisti, volontari e persone che hanno cercato di rispondere alla situazione mettendo in atto forme di solidarietà diretta, creando modalità di accoglienza dal basso, producendo informazione indipendente e riflessione critica rapportandosi di fatto al flusso delle persone in fuga dalle guerre e dalla miseria secondo principi opposti alle direttive desclusione e alle derive razziste istituzionali, attuando una politica solidale e affermativa. Questo movimento transnazionale che si è creato nei luoghi di sbarco della Grecia e lungo i confini e gli hotspot della rotta dei Balcani indipendentemente dal fatto che si articoli nelle forme della protesta politica, dellazione diretta o in quelle dellazione umanitaria o dinformazione libera - ha una forte valenza politica. La distinzione tra attivismo e volontariato si è trovata a vacillare di fronte alla realtà che si incontra alle frontiere, e le stesse istituzioni e le forze dellordine hanno rivisto questa distinzione iniziando a criminalizzare e a reprimere come sovversive non solo le forme di contestazione ma anche quelle di assistenza umanitaria diretta.
Le forme daccoglienza e di solidarietà partecipata di queste esperienze svelano e delegittimano le misure repressive di gestione dei confini europei - minandone uno degli argomenti più abusati: che non ci siano altre possibilità di fronte ad un fenomeno che, secondo le logiche negazioniste, mette a repentaglio la sicurezza e gli interessi nazionali e comunitari. Le esperienze solidali formatosi spontaneamente nelle zone di confine critiche - chiuse, militarizzate e rimosse dallo sguardo pubblico -  composte da una moltitudine di voci, gesti, desideri, professioni, mobilitate dalla volontà comune di reagire attivamente alle condizioni disumane prodotte ai confini dalle nostre istituzioni democratiche, mostrano come altre modalità siano di fatto possibili.
Lincontro pubblico è anche un primo momento di dialogo nella prospettiva di un percorso a seguire e per una riflessione condivisa su forme di interazione da sviluppare, sulle problematicità e intuizioni da elaborare riguardo a come rapportarci in quanto artisti, lavoratori della cultura, attivisti e volontari a questa situazione, sulla nostra fragilita' di fronte al dispiegamento di un apparato politico militare e mediatico sempre più ingente e sulle nostre risorse specifiche.

ph. Francesco Giusti
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ET LEUROPE ALORS è un progetto artistico e politico sulle contraddizioni dellEuropa attuale, sulla sostanziale ambiguità che unisce ideologie ugualitarie e pratiche altamente discriminanti e desclusione. Et lEurope alors si concentra sulle marginalità e sui punti di rottura della società globalizzata, quali le migrazioni e linadeguatezza delle politiche attuate dagli Stati interessati, interrogandosi sulle modalità di produzione di discorso politico e culturale intorno a queste tematiche. E un progetto dedicato a contesti e spazi che stanno attuando dinamiche differenti dal sistema dominante di produzione artistica e culturale, collegando pratica artistica e attivismo politico. La realizzazione degli eventi Et lEurope alors in spazi indipendenti come MACAO, TPO, Casa Madiba Network e altri è un valore specifico del progetto, crea una coerenza reciproca tra contenuti proposti e contesti in cui vengono presentati, tra linguaggi e modalità di produzione culturale e politica, sottolineando un cortocircuito nella separazione tra arte-società-vita-politica.

















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