Et l'Europe alors @TPO - Bologna


ET L’EUROPE ALORS

29 maggio 2015 – h 19.00
TPO – Via Casarini 17/5 – Bologna

dalle h.19.00
APERITIVO
 a cura del Laboratorio del Gusto TPO

PASSPORT PROJECT
Installazione di Antoine Cassar
www.passaportproject.org

h 20.30
IL RIMMEL DELL’EUROPA COLA SUI BAVERI
performance-concerto di Et l’Europe alors
A seguire
Conversazione con MACAO / NowHere

h 22.00
LIMBO - Proiezione del film di ZaLab
A seguire
Incontro con il regista 
+ Azione performativa #MAI PIU’ CIE / Sospesi nel limbo a cura di ZaLab 

Durante la giornata del 29 maggio – eventi per la campagna
#MAI PIU’ CIE! / Sospesi nel limbo
nelle piazze di Bologna > www.sospesinellimbo.com


Et l’Europe alors & ZaLab &TPO & Macao


In conclusione della residenza artistica per la creazione della performance Il rimmel dell’Europa cola sui baveri – progetto Et l’Europe alors al TPO e in collaborazione con ZaLab e Macao, proponiamo una sequenza di eventi – performance, talk, film e incontro – sulle contraddizioni dell'Europa attuale, ambiguamente sospesa tra enunciazione di principi di uguaglianza e pratiche di discriminazione.
La collaborazione tra il team internazionale del progetto Et l’Europe alors, il nuovo centro per le arti MACAO - programma NowHere, il TPO di Bologna e ZaLab, collettivo di filmakers che produce documentari sociali, è apparsa in modo naturale ed è un valore specifico dell’evento. Ognuna di queste realtà, lavorando su piani e linguaggi differenti, sta contestualizzando il lavoro artistico in relazione alle problematiche sociali e politiche attuali, interrogandosi allo stesso tempo su modalità di creazione e produzione culturale che abbiano esse stesse una valenza politica. Dal 2011 MACAO sta attuando nuovi modelli di produzione nell’ambito dell’arte contemporanea, attraverso processi partecipati di organizzazione, alimentando una riflessione critica sul rapporto tra arte, società e sistema neoliberista. Il lavoro di ZaLab si concentra sulle marginalità e sui punti di rottura della società globalizzata, quali le migrazioni, l’inadeguatezza delle politiche attuate dagli Stati interessati, la violazione dei diritti delle minoranze, sperimentando la modalità del video partecipativo e della distribuzione civile. Il centro sociale TPO, con le sue pratiche di democrazia diretta e autogestione-autoproduzione, partecipa concretamente alla costruzione di un modello di città giusta e degna, affiancando all'analisi critica delle conseguenze delle politiche neoliberali e di austerity percorsi di reale alternativa, nella direzione di una società dove tutt@ possano avere diritti e futuro. Et l’Europe alors è un progetto performativo e politico mosso da queste istanze, dedicato a contesti e spazi che stanno sperimentando modelli alternativi di produzione artistica, collegando arte e attivismo.


dalle h.19.00
APERITIVO
 a cura del Laboratorio del Gusto TPO

PASSPORT PROJECT
Installazione di Antoine Cassar 
www.passaportproject.org 



IL RIMMEL DELL’EUROPA COLA SUI BAVERI | ET L’EUROPE ALORS | h 20.30

Performance-concerto
Nhandan Chirco – voce e azione / Branko Popović – video real time / Igor Lečić – elettronica / Salvo Sanchirico – chitarra elettrica e tastiere / Marco Sanchirico – batteria / Giuseppe Calabro’ – luci
Testi: B. Cantat, E. Junger, testo autoriale, Antoine Cassar, Simonide
Frammenti video dai documentari di ZaLab: Mare Chiuso – di Stefano Liberti e Andrea Segre, I nostri anni migliori – di Matteo Calore e Stefano Collizzolli.
Frammenti video da CiaLiLaPi di Tiziano Falchi e Fabio Ballerini, prod. Ahimsa DocVideo
Montaggio proiezioni Luca Berardi

Il Rimmel dell’Europa cola sui baveri / Et l’Europe alors / e’ un progetto sulle contraddizioni dell’Europa attuale, sulla sostanziale ambiguita’ che unisce ideologie ugualitarie e pratiche altamente discriminanti, sul problema delle nuove forme di colonialismo e nazifascismo che si intersecano con le politiche governative.
L’azione corre lungo il filo rosso dei paradossi che emergono alla luce dei naufragi nel Mediterraneo, della recente “ribellione” in Ucraina, della crisi in Grecia, del “conflitto” a Gaza. Guardiamo alle zone d’ombra partendo da testi o da autori scomodi, per una riflessione critica che ci tocchi in prima persona, mettendo in questione le nostre sicurezze, identificazioni e ambiguita’. Azioni nonsense e ribaltamenti di senso, miti in decadenza, realtà delle lotte e dei conflitti sociali in atto. Cibo consumato impropriamente, materia di un corpo traslato, disperso, oggetto di gesti violenti. Come cuore nascosto Lampedusa – luogo emblematico del gap tra valori professati e pratica della governance europea.
La performance nasce nell’ambito di spazi occupati e di luoghi culturali che propongono nuovi modelli di produzione artistica e di rapporto tra arte e societa’, sviluppandosi in/per questi contesti e ponendosi ad un crocevia tra arte e attivismo.  Il progetto risulta dalla collaborazione tra il team artistico internazionale di Et l’Europe alors, ZaLab - collettivo di filmakers che produce documentari sociali - e teatri e spazi occupati quali il nuovo centro per le arti MACAO, il TPO, altri. La sinergia tra queste realta’ tende a  una coerenza specifica  tra  contenuti proposti e contesto in cui vengono presentati, tra linguaggi artistici e modelli di produzione culturale, sociale e politica, creando un cortocircuito nella distinzione tra arte/società, arte/vita, arte/politica.

Et l’Europe alors e’ dedicata a Miroslav Mandic – artista, poeta, camminatore.
Realizzazione: YANVII, Magazzino Parallelo – Cesena, MACAO – Milano / NowHere, ZaLab – Roma, Fucina Monteleone – Cesena, TPO - Bologna. Studi del progetto Et l’Europe alors sono stati realizzati e presentati  a: Museo Macura – Belgrado, FOLLE Agire Urbano – MACAO - Milano, MAAM – Metropoliz_citta’ meticcia – Roma, FACK MSUV – Museo di Arte Contemporanea di Novi Sad, L'altro_Meeting_Festival – Casa Madiba – Rimini, Magazzino Parallelo – Cesena, Bocciodromo – Vicenza, MACAO – NowHere, FACK borders > WHAT FOR? – Casa Madiba - Rimini, CRIAEAU - Boussac (Francia), TPO - Bologna.

A seguire conversazione con MACAO – NowHere / Residenze attive
Et l’Europe alors chiama in causa i luoghi dell’agire politico, dove attivismo e arte sono inscindibili dallo spazio di relazione in cui l’azione prende corpo. NowHere, rivendica, qui e ora, la necessità della contingenza, e allo stesso tempo incarna in un intervallo spazio-tempo condensato, quello della performance, un processo lungo, che si sfrangia nelle articolazioni scaturite dalla produzione come pratica politica. NowHere è pratica in quanto esperienza che ha bisogno di radicarsi e trarre linfa dal quotidiano, che trasforma le azioni dell’arte intrecciandole e saldandole a quelle dell’abitare, verso la dissoluzione delle compartimentazioni lavoro-arte-vita. È politica, poiché attraverso la messa in comune di spazi, strumenti, conoscenze, la residenza diventa discorso attivo nello scarto di ricatti finanziari che governano la produzione artistica e la trasformazione del territorio, verso la sperimentazione di nuove economie fondate sul mutualismo, la condivisione delle pratiche e l’invenzione di risorse. 
http://www.doppiozero.com/materiali/chefare/nowhere-residenze-attive-macao



 LIMBO
Proiezione del film di Matteo Calore e Gustav Hofer - produzione Zalab e Hiq / h 22
(Italia 2014 - 56 minuti)

Immaginatevi che una delle persone più care con cui vivete - vostro padre, il vostro compagno, vostra madre, un figlio o un fratello - venga improvvisamente prelavata dalla polizia e imprigionata lontano da casa, con il rischio di essere per sempre espulsa dall’Italia, questo non per aver commesso un reato o un atto violento, ma solo per la mancanza di documenti in regola. Questa è la realtà vissuta da Alejandro, Bouchaib, Karim e Peter, rinchiusi nei C.I.E. (Centri di Identificazione ed Espulsione) di Torino, Trapani e Roma, e delle loro famiglie, che attendono in un “limbo” di sapere se i propri cari torneranno a casa o saranno mandati via dall'Italia. Limbo racconta le loro storie di attesa, rabbia e paura, di affetti in bilico tra famiglie e culture diverse. Storie in cui i figli sembrano solo poter subire i destini di sofferenza e assenza dei padri e le donne devono reggere il peso di una legge ingiusta e senza cuore.

ZALAB produce laboratori di video partecipativo e documentari in contesti interculturali e in situazioni di marginalità geografica e sociale. I documentari di ZaLab raccontano vite segnate dai conflitti di oggi con il desiderio di farne storie per tutti. Tra i film prodotti da ZaLab Container 158, Il Pane a Vita, El Retratista, Mare Chiuso, Il Sangue Verde, I nostri anni migliori, Come un uomo sulla terra. Nei laboratori di ZaLab i protagonisti delle storie diventano autori, alla ricerca di sguardi completamente inediti sulla realtà. Distribuzione civile ZaLab è una rete di distribuzione dal basso interattiva e partecipata non vincolata alle sole regole del mercato tradizionale. www.zalab.org

A seguire INCONTRO con il regista Matteo Calore

Matteo Calore - Operatore e direttore della fotografia, ha firmato la fotografia di programmi e documentari per cinema e televisione. Dal 2006 collabora con il regista Andrea Segre come operatore, direttore della fotografia e assistente alla regia. Nel 2011 esordisce alla regia insieme a Stefano Collizzolli con il documentatrio “I Nostri Anni Migliori”. È socio e segretario dell’associazione ZaLab.

In conclusione azione performativa #MAI PIU’ CIE! / SOSPESI NEL LIMBO
A cura di ZaLab e LasciateCIEntrare

L’azione e’ l’evento conclusivo del campaign Sospesi nel limbo e chiude il  tour del progetto attraverso l’ Italia durante nove giornate-evento in nove città simbolo. La sfida di tutto il campaign è quella di cercare di raccogliere un pubblico più ampio possibile. Ogni tappa del tour si apre con un momento pubblico di piazza per attrarre chi non ha nessuna intenzione di riflettere sui CIE e i passanti vengono invitati a seguire gli eventi organizzati durante la giornata, a vedere il film e a partecipare ad un azione performativa - cinquanta di piccole mongolfiere di circa un metro vengono distribuite e poi lasciate volare via libere.
Sospesi nel limbo e’ un progetto di comunicazione ad ampio raggio per rilanciare a livello nazionale il campaign #MAI PIU’ CIE! Partiamo da queste parole per aprire una riflessione più ampia sulla necessità di ripensare da zero l’intero sistema italiano di gestione delle migrazioni. Negli ultimi vent'anni la nostra società ha reagito alle migrazioni con muri, detenzioni ed espulsioni. I CIE ne sono l'esempio più chiaro. Sono luoghi di detenzione  dove le vite di uomini e donne sono sospese non per aver commesso un reato ma per l'assenza di documenti. Sono sospese in un Limbo, sono sospese come in una mongolfiera legata a terra. Vorrebbero volare come ognuno di noi ama sognare, ma non possono. Chiudere i CIE significa liberare quelle mongolfiere. Liberare quelle mongolfiere significa ripensare le politiche migratorie che fin qui hanno prodotto violazioni  e violenze, senza per altro ottenere alcun risultato e sprecando ingenti quantità di denaro pubblico. Facciamo volare le mongolfiere. Diciamo insieme Mai Più CIE. www.sospesinellimbo



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INGRESSO 5 euro

TPO – Via Casarini 17/5 – Bologna – tpo@mail.comwww.tpo.bo.it

Evento realizzato con la collaborazione di Et l’Europe alors, TPO, ZaLab, Macao, 
sono partner LasciateCIEntrare e Terra di Tutti Film Festival







                 



                                               






  

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